L’artigianato di Daniela Lorenzi: a Pentedattilo intreccio le origini
Quante volte rimandiamo scelte che potrebbero renderci davvero sereni? Aggrovigliati in pensieri e in obblighi, ci sentiamo di fare la scelta “giusta”, mettendo però da parte esigenze che affiorano sulla pelle e nell’anima. Non tutti riescono a uscire da questo effetto domino. Ma chi non si fa sovrastare dal peso delle tessere e si muove sulla mappa della vita ascoltando anche se stesso/a vincerà ogni tappa, ogni traguardo.
Parlare con l’artigiana Daniela Lorenzi ha fatto scattare in me tali riflessioni. Questa donna, infatti, ha deciso di “superare le paure”, di mettersi in gioco e trovare quel che le mancava per una vita serena, piena.
Così, con il suo talento, i suoi attrezzi e qualche vestito in valigia, si è trasferita da Reggio Calabria a Pentedattilo, il paese della cinque dita arroccato sulla rupe del Monte Calvario. E il suo sogno di avere una bottega e di vivere immersa nell’arte ha preso la forma migliore, quella essenziale.
Vieni con me!
È questa la vita che desideri? Il cambiamento di Daniela
È sera. Daniela è ancora nella sua bottega “Danisia”, dove realizza arazzi murali e lampade in macramè; disegni e quadri surrealistici fatti a mano con l’inchiostro di china; runner con la tessitura latino-americana del popolo Mapuche. Quando spegnerà le luci del suo laboratorio, salirà le scale e si troverà nella sua casetta. Insomma, “casa e putìa” (casa e bottega, tradotto dal dialetto calabrese)!
“Da sei mesi sono a Pentedattilo. Sono una mamma single. Ho cresciuto da sola mia figlia Alessia, che ora ha 32 anni e vive in Spagna. Ho lavorato in uno studio di ingegneria a Reggio e svolto altri lavori. Quando mia figlia ha preso la sua strada, mi sono accorta che mi mancava qualcosa. Era davvero quella la vita che volevo? Così, ho stravolto tutto. Sono una lottatrice. Ho ascoltato l’istinto ed eccomi qui”, racconta dall’altra parte del telefono Daniela.
Prima dell’estate del 2021, ritrova la sua amica Rossella Aquilanti (anche lei artigiana) che vive da 38 anni a Pentedattilo. “Proprio lei, mi ha chiesto di aprire qui la bottega. Ho sentito che era il posto giusto, la strada giusta”.
La bottega artigianale “Danisia” a Pentedattilo
Da una parte della rupe abitano tutto l’anno Daniela, Rossella e Maka, un ragazzo del Mali che aiuta Rossella nelle attività giornaliere. Dall’altra parte altre due persone. Tra i negozi d’artigianato che punteggiano questo affascinante Borgo, da qualche mese c’è anche quello di Daniela.
“Lavoro tutto il giorno nella bottega che, nel nome, racchiude il mio e quello di mia figlia. Vivo in un posto dove mi sono incontrata di nuovo. È un ritorno alle origini, dove ho scelto di vivere di quel che ho e della mia arte”, continua Daniela.
La sua voce è dolce. Formula piano le parole, inanellandole per farne sentire tutta l’essenza. Questa donna di 58 anni sin da quando era bambina ha una predisposizione per la manualità. L’esigenza artistica di creare – racconta – l’ha ereditata dal padre, scultore autodidatta.
Quando abitava a Reggio ha continuato a dedicarsi alla sua produzione artistica, ma non come voleva. “Ho la passione per la tessitura e mi sono costruita due telai per realizzare arazzi e runner con la tessitura latino-americana del popolo Mapuche. Ci vuole tanta precisione e pazienza, ma per me è come toccare il cielo con un dito”.
La lavorazione antica della ginestra: esprimersi con l’arte
Le si riempiono gli occhi di gioia quando parla del Macramè, tecnica di annodatura araba con la quale Daniela dà vita a originali oggetti, come lampade, porta lumi e arazzi di varie dimensioni. Realizza anche quadri di grafica artistica con l’inchiostro di china e sta studiando altre tecniche e materiali per far germogliare la sua linfa artistica.
I suoi lavori sono stati acquistati da turisti che arrivano da tutto il mondo, in ogni stagione, a Pentidattilo e spediti in Germania, in Spagna e in Italia.
“Prima di trasferirmi da Reggio Calabria ho scoperto la lavorazione artigianale della ginestra. È come riconnettersi con la natura. Ho studiato questa tecnica e sperimentato tanto, fin quando non ho ben compreso i passaggi giusti per l’iter che va dalla pianta al filato. Adesso sto organizzando un workshop su questa antica lavorazione e sono felice.
Qui il mio lavoro si è sposato con l’ambiente. Qualcuno può pensare che ho troppo tempo a disposizione, invece non basta mai”, spiega Daniela. Racconta che nel Borgo ci sono altre botteghe (lavorazione del legno, del vetro, della ceramica). Artigiani che creano una bella rete, che non intrappola ma libera la condivisione, l’espressione.
“Ho deciso di liberarmi del superfluo, concentrandomi su me stessa e sulla mia passione. Prima la bottega era solo virtuale. Adesso c’è, è reale. La vivo ogni giorno, la apro ogni giorno. E mi sento una privilegiata ad aver trovato un posto come questo. Non è un Borgo fantasma. C’è una grande anima, c’è un orizzonte che mi ha fatto incontrare me stessa, superare i timori (ne avevo tanti) ed esprimere la mia arte in completa armonia”.
Ho seguito un corso di macramé 10 anni fa e mi era piaciuto molto, poi sono diventata mamma e per diverso tempo ho abbandonato.
Una tecnica interessante dell’annodare che mi fa rivivere emozioni . Complimenti Ale e Daniela💗
Ho conosciuto Daniela alcuni anni fa per caso (ma niente accade per caso) in occasione di una cena vegetariana (gruppo yoga). Poche parole ma essenziali. Più che altro la mia attenzione si indirizzava nella luminosità dei suoi occhi (profondi come la sua ARTE) che ti invitano a scoprire l’anima … … Appena possibile sono certo di recarmi a Pentedattilo.
Complimenti a Daniela,
per la sua arte, per le sue opere meravigliose.. per aver fatto il suo dovere di madre e per la capacità di comprendere dove era la felicità…e andarsela a prendere!
Grazie sempre ad Alessia che riesce ad entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e a raccontarle con tanta forza.
Cara Alessandra,
grazie come sempre per il tuo commento. Davvero, sei una donna che sperimenta l’arte.
Ti abbraccio, aspettando nuove gustose ricette.
Alessia
Ciao Domenico e benvenuto su ottenove.
Con Daniela ci siamo conosciute per telefono. Spero di andare a trovarla a Pentedattilo.
Vedrò i suoi occhi luminosi come li descrivi tu.
Abbracci,
Alessia
Cara Chiara,
che belle parole. Soffermarsi sul suo essere madre, donna, artista e creatura capace di prendersi la felicità.
Sì, Daniela è un vero esempio di forza e dolcezza.
L’andremo a trovare come tanti altri protagonisti del blog.
Ti abbraccio
Ciao Daniela, verremo a trovarti con la mia fidanzata tra un mese circa, buona scelta a pentidattilo, ci abitavo io nel 1985 a presto un abbraccio! Cesare
Ringrazio tutti di cuore per i meravigliosi pensieri e ricordi espressi. Vorrei poter condividere con ognuno di voi le emozioni che mi avete donato e farvi partecipi della mia vita. Sono certa che le nostre strade si incroceranno in quel di Pentedattilo un giorno e sarà un piacere conoscerci e ritrovarvi.
Un abbraccio
Benvenuto su ottenove.
E grazie per il tuo bel pensiero su Daniela.
Abbracci,
Alessia
<3
Sono felice per te
Bravissima un artista e una gran forza di carattere a vivere da sola tutto ll anno a pentedattilo…complimenti…e tanti auguri per tutto
grazie mille 🙂