Carmen La Gatta: gioielli in argilla polimerica

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Appena ho visto i gioielli in argilla polimerica e porcellana fredda me ne sono innamorata. I colori degli charm, la raffinatezza degli orecchini mettono in risalto la creatività di Carmen La Gatta, artigiana di Belvedere Marittimo.

Con Carmen ci siamo conosciute in un lab di ceramica. A legarci una tazza in argilla, o quel che le assomiglia, con un manico sbilenco e una “A” attorcigliata, che ora è piena di colori. Il mio primo tentativo di lavorare la creta con Carmen che mi dava consigli: pur di non scoraggiarmi, ancora dice che è carina. Perché lei, l’ho subito capito, vede il bello in ogni cosa.

Vieni con me!

Charm e gioielli in argilla polimerica e porcellana fredda

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“Le mie mani non riescono a star mai ferme. Ho lavorato per diversi anni in un laboratorio di ceramica nel centro storico di Belvedere. Poi ho deciso di mettermi in proprio, riscoprendo l’argilla polimerica e la porcellana fredda. Materiali che conoscevo da tempo. C’è un bel lavoro dietro, ma non mi spaventa: ho capito che sei hai una passione e poi l’abbandoni, lei ti viene a trovare”.

Campana, Carmen da anni ormai vive a Belvedere, dove l’argilla fa da collante tra presente e tradizione (ricordi la storia dell’ultimo vasaio?). Sta cercando un piccolo laboratorio con bottega per esporre e vendere le sue creazioni, tutte hand-made: orecchini, charm, ciondoli e gioielli realizzati con l’argilla polimerica e con la porcellana fredda. Intanto, ha trasformato la sua casa in un piccolo laboratorio.

Mamma e artigiana a tempo pieno, Carmen impasta questi materiali. Dai panetti, ne crea poi le varie forme, per levigarle una a una a mano. La pittura dà il tocco finale a questi accessori unici e raffinati.

La svolta di Carmen: da commercialista ad artigiana

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Di nuovo la coincidenza: anche Carmen, come Cesare Marino, Gloria Solferino, Daniela Rossini, Marika Greco, lavorava nel settore commerciale. “Mi sono diplomata all’Istituto d’arte, per poi iscrivermi e laurearmi in Economia. Ho lavorato per 4 anni in un’azienda nel ramo finanziario, ma in borsa avevo sempre un astuccio con dei pennelli. Nelle pause lo toglievo e iniziavo a dipingere. Appena tornavo a casa, le mie mani cercavano e lavoravano l’argilla».

Che è successo poi? Ha deciso che quella passione non poteva lasciarla urlare dentro di sé. Così, ha mollato tutto, viaggiato per il mondo – a Valencia ha seguito un corso di ceramica – per poi approdare di nuovo a Belvedere (ci veniva d’estate con i suoi). “Ero soddisfatta del percorso universitario, ma mi mancava qualcosa.

Ho lavorato in un laboratorio del centro storico di Belvedere. Poi sono rimasta incinta per la seconda volta. Una pausa per capire che era arrivato il momento di mettermi in proprio. Di creare accessori con l’argilla polimerica e la porcellana fredda, oltre ad altri progetti legati alla ceramica”.

Il tesoro del centro storico di Belvedere

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Carmen vive in una casa che forma il dedalo del centro storico di Belvedere. Un affaccio sul mar Tirreno cosentino, attorno al suo Castello, che porta con sé il tesoro di una tradizione in via d’estinzione: la lavorazione della ceramica.

Qui, infatti, sono rimasti in pochi gli artigiani che creano oggetti con l’argilla, portando avanti quel connubio tra innovazione e tradizione. Carmen ha ripreso la sua attività con l’argilla polimerica, materiale molto duttile con il quale crea a mano cavallucci marini, cornetti porta fortuna, conchiglie. Mentre con la porcellana fredda sforna formine, per poi levigarle singolarmente a mano.

Bisogna star attenti alle proporzioni di questi materiali, all’aria e alla temperatura che influiscono sulla loro consistenza, rendendo le forme dure. Insomma, non ci si improvvisa in questa arte.

Carmen colora ogni pezzo con degli smalti ad acqua, preferendo i pastelli, il rosso, l’oro, il turchese, il corallo e il giallo. Ci vuole tempo. Poi li lucida con una resina particolare per renderli più resistenti all’acqua.

“Se tutto ciò è possibile è anche grazie a questo posto. Belvedere è stata la mia illuminazione, mi ha dato la carica. Ogni vicolo è storia, ogni volto è futuro”, mi racconta, felice di sentirsi metà calabrese. O forse più.

Alla fine del viaggio con Carmen La Gatta

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“Mia mamma adorava questo posto. Non c’è più da tanto tempo. Ricordo che diceva sempre che, una volta in pensione, avrebbe lasciato Napoli per venire a vivere a Belvedere. L’amore per questo paese me l’ha trasmesso lei. Cerco di onorare questa opportunità nel miglior dei modi”, mi sussurra Carmen.

Ha dei progetti questa donna, mamma e artigiana a tempo pieno: spera di aprire un piccolo laboratorio nel centro storico di Belvedere dove modellare oggetti anche in argilla. È brava: l’ho vista al lavoro. Mentre prende il panetto di creta, si immerge in un mondo tutto suo. Ondeggia la testa, gli occhioni diventano fari, così luminosi da scaldare più del forno. E quelle sue mani si muovono con eleganza, tecnica, raffinatezza, tanto che l’armonia ti avvolge.

Cambia il materiale ma non la passione che Carmen mette per realizzare questi accessori in porcellana fredda e argilla polimerica. Richiamano il mare, le forme geometriche, la tradizione della Calabria: nulla è scontato.

S’inventa ogni giorno Carmen, come tutte le persone che credono nei sogni e, con le mani, creano le ali anche ai cavallucci marini.

Ottenove

N.B. Non è un articolo sponsorizzato!

 

4 commenti
  1. Alessia Antonucci
    Alessia Antonucci dice:

    Sì hai colto perfettamente, sis.
    Hai capito la tazza che cito qual è?
    Io e la ceramica, due cose a parte: ma se mi impegno, ci riesco. Intanto mi gusto le creazioni di Carmen.
    So già quale prenderò per te!
    Abbracci!

  2. Alessia Antonucci
    Alessia Antonucci dice:

    Grazie mille cara Alessandra.
    Creazioni splendide come le tue.
    Felice di avervi su ottenove.
    Abbracci,
    Ale

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