I dolci solidali di Qcècè e la favola di Mammarella Sas
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La sensazione surreale che stiamo vivendo in questi giorni, qualcosa di bello dovrà anche averla. Me lo sono chiesta specie nei momenti di sconforto per le notizie del coronavirus, ma poi ho detto a me stessa che da un problema nasce sempre un’opportunità. O meglio, la speranza!
Ed è vero: in queste ore che corrono tra video-chiamate, lavoro da casa, notizie che fanno rabbrividire, echi di canzoni e di applausi dal balcone, treni vuoti, strade deserte, mare calmo, calmo, calmo, la risposta è venuta da sé.
Come? Guardando cosa succede accanto a me, sui social (stiamo tutti a casa) con gesti che mostrano quanto dolce e coraggioso sia l’animo umano.
E mi sono ritrovata i dolci solidali di Qcècè e la favola inventata da Mammarella Sas.
L’ingegno, in questi giorni altalenanti, non conosce confini: è quella mano tesa senza voler chiedere nulla in cambio, in un circolo virtuoso di amore e speranza, di solidarietà e gratitudine, di rispetto e altruismo.
Perché chi dona, riceve sempre un pezzo di ali per volare in alto.
Da San Nicola, sconfiggiamolo con dolcezza
«Avevamo fatto la scorta per il nostro locale. Insomma, tutto quel che serve per preparare dolci e biscotti. Poi la decisione del Governo, le misure da adottare e restare a casa. Così è nata l’iniziativa, senza scopo di lucro di “sconfiggere” questo virus con la dolcezza». Dall’altra parte del telefono ci sono Albino Cirimele e Simona Eustorgio, una coppia di giovani sposi di San Nicola Arcella Arcella, promotori di un’iniziativa solidale.
In questa splendida località della costa tirrenica cosentina, Albino e Simona hanno aperto anni fa Qcècè-SocialCafè (chi c’è c’è, in dialetto sannicolese), un locale dove puoi leggere un libro, ascoltare la musica di un vinile sul giradischi, osservare sorrisi che aprono la porta del cuore.
Sanno bene Albino e Simona (come tanti che in questi giorni si stanno adoperando con iniziative solidali e benefiche) che il virus si sconfigge con la ricerca in ambito medico-scientifico per trovare il vaccino.
Ma come far compagnia, rendere più dolci le giornate a chi resta solo a casa?
«Come potevamo usare quelle materie prime che avevamo in magazzino? Da questa domanda è nata l’idea di preparare biscotti e distribuirli alle persone anziane che hanno difficoltà, che sono sole. Abbiamo contattato l’amministrazione comunale di San Nicola Arcella, la Protezione civile, la Pro loco e tutte le autorità che, grazie ai volontari, si stanno prodigando per la spesa a domicilio per diversamente abili e anziani», continuano Albino e Simona.
Metti in circolo la bontà
Le scorte di magazzino sono state usate per sfornare fragranti biscotti a forma di casetta e di cuore, anche per intolleranti al lattosio. «Li abbiamo messi in dei sacchettini. Poi li abbiamo portati al centro della Protezione civile per la distribuzione», raccontano questi due giovani di San Nicola Arcella.
Tante adesioni: diverse attività commerciali di questa cittadina, che costeggia il Tirreno cosentino, hanno partecipato, così i sacchetti con i dolcetti sono stati sui banconi per chiunque volesse.
Un circolo di dolcezza che è arrivato a tutti: oltre sessanta le famiglie che hanno avuto questi sacchetti ricolmi di dolcezza, con biscotti morbidi e buoni.
«Sappiamo che è un gesto semplice. Possiamo dire di aver ricevuto più che donare: le telefonate, quelle parole di gratitudine da persone anziane, da nonni e nonne di questa cittadina, ci hanno commossi. Le scorte ora sono finite. Non sforniamo biscotti, sperando di riabbracciarci tutti presto. Ma come tanti, siamo a disposizione per chi ha bisogno di aiuto. Sempre adottando le misure previste per fronteggiare questa emergenza».
Ottenove all’Italia, a noi tutti!
La favola di Mammarella Sas
Cosa non fanno i nonni per i nipoti? Specie per tranquillizzarli e dire che sì, #andràtuttobene.
Quel pizzico di magia che mettono tra una parola e un’altra, quelle pause per una carezza sui capelli, sulle guanciotte di nipoti piccini e anche grandi, quegli abbracci che sanno di serenità e pace.
Con la quarantena, la distanza dagli affetti è dura, specie per loro. Ma non smettono di donare emozioni e fantasia, come fa Mammarella Sas, o meglio, per l’occasione, Nonnarella Sas, come dice lei in questo video che regala a tutti noi!
«Sono una nonna e voglio fare compagnia a tutti i nipotini che ascolteranno. Raccontando una fiaba. Come fanno tanti nonni, ho inventato questa storia pensando ai miei nipoti e ai piccini che vorranno ascoltarla», racconta con dolcezza Mammarella Sas.
E come nelle migliori favole, tutto inizia da:
C’era una volta…