Massimo Sirelli, la nostra Calabria è bellissima
Tutto inizia da un cavalletto. Si trasforma in zaini personalizzati. Diventa dei graffiti sui vagoni dei treni e sui muri di Catanzaro. S’incanala in vari torrenti per sfociare nello stesso mare, quello della creatività.
È l’effetto Massimo Sirelli, poliedrico artista calabrese. Ho scoperto che le sue opere hanno trovato un luogo accogliente in tutto il mondo, come nel più famoso dei sette Emirati Arabi Uniti. Sì, perché la sua “Family Robots 2019” è l’unica creazione italiana scelta come installazione permanente a Jumeirah Road di Dubai. Che emozione!
Con Sirelli il bello supera anche i limiti della geografia, investendo di quelle sue onde marine Torino, città dove vive e lavora quando non è a Sellia Marina.
E quello zaino ora è una valigia piena di soddisfazioni e di sogni tutti da realizzare. Il viaggio è sempre avvincente, ricco di sorprese. Lo capisci quando sei al Terminal Arrivi e Partenze dell’aeroporto di Lamezia.
Lo sguardo si ferma davanti a un grande pannello con oltre 160 disegni realizzati da Massimo. Ti avvicini. Con le dita voli tra città, luoghi simbolo, culture e tradizioni di questa terra. Il battito poi accelera ed esclami: “La Calabria è davvero bellissima”.
Vieni con me!
Dagli zaini alla street-art: la fiumara creativa di Sirelli
Ci sentiamo al telefono in un giorno di novembre. È quasi sera, ma nonostante la giornata intensa per entrambi, c’è quella voglia di raccontarsi e ascoltare che mixa colori ed emozioni.
“Sono cresciuto nel bello, in una casa piena di quadri che mio padre amava anche regalare. Ad ammirare opere d’arte e frequentare gallerie. Il desiderio della creatività mi anima da sempre. Pensa: come regalo per il mio sesto compleanno ho chiesto un cavalletto”, mi racconta Massimo, portandomi indietro nel suo tempo.
Quando già alle scuole medie personalizzava con dei pennarelli indelebili gli Invicta di tanti studenti o realizzava i primi graffiti su commissione. Lo vedo su quell’autobus in viaggio per Catanzaro a fare i compiti e guadagnare così tempo prezioso per i graffiti.
“Muri, vagoni dei treni, proprietà private senza permesso. È una fiumara che per arrivare al mare passa d’ovunque. Ma l’ho fatto sempre con serietà, sperimentando linguaggi nuovi”.
Tanto che, dopo aver frequentato lo Ied di Torino (dal 2008 è uno dei docenti dell’Istituto), ha iniziato a lavorare come freelance con i pubblicitari migliori della piazza per famosi marchi italiani e internazionali.
Il mondo Sirelli: la creatività ha un aspetto nobile
“Bella esperienza, ma a un certo punto ho avvertito una sensazione strana. Mi ero stufato del lavoro di agenzia. Mi mancava toccare con mano la materia. Così dal 2018 ho iniziato a occuparmi solo di quel che ruota intorno a me”.
È il mondo Sirelli: dove i workshop coi bambini per tutta Italia sono esperienze uniche per meravigliarsi sempre. Le mani tengono pennelli e bombolette spray per dipingere ovunque, anche sugli scogli di Catanzaro Lido trasformati in Lego colorati (è l’opera di Land art, “Catanzaro Colorful”, che ha avuto un’incredibile rilevanza internazionale) o sulla scalinata dell’arena di Sellia Marina, che diventa “La scala dell’Amore”. Massimo l’ha da poco finita e quel cuore mette insieme tante anime, tante storie.
“Mi sento utile. Scuoto le coscienze. Sensibilizzo al bello. La creatività così ha un aspetto nobile. Mi piacciono le sfide e non mi pongo limiti. Mi piace trovare la soluzione e mostrare quanto la vena creativa trasformi le superfici e le cose”, mi confida sorridendo.
Parlare con lui è come camminare su un grande arcobaleno: inizi con tanti colori attorno, guardi lontano dove c’è il grigio, ma sai che anche lì arriverà quell’arco e a chi lo ammira darà una sferzata di belle sensazioni.
AdottaunRobot.com, la prima Casa Adozioni Robot da compagnia
Si può dare nuova vita a vecchie scatole di latta, oggetti dismessi, forchette e utensili a un passo dallo scomparire per sempre?
Con Sirelli sì: “Ho sempre collezionato oggetti di recupero. Poi l’idea di assemblarli e dargli valore nel tempo. Un atto per consacrare l’eternità di un oggetto. Ho iniziato così a realizzare i primi robot orfani. Hanno fatto breccia in tante persone. Ognuno ha una sua storia, un suo nome, una famiglia nel mondo che lo può adottare o che già se ne prende cura”.
Il progetto AdottaunRobot.com ha questa idea originale di essere la prima casa adozioni di robot da compagnia. E, come in tutti i processi adottivi, ci vogliono i requisiti adatti per amare e riempire di attenzioni queste “creature”, nate dall’estro dell’artista pop calabrese.
Un modo sostenibile per risanare le brutture del consumismo e della malsana abitudine di disfarci presto di ciò che non ci serve più.
Cercano una famiglia Omero testa di legno; Rosso; Giulietto; Copperbot; Cèlestin; Nerone; SebastianBus e Camilla. Ma lo ammetto: vedere la francese Roseline, bella anzi bellissima, è stato per me amore a prima vista. E chissà che non pensi di chiedere di adottarla!
Il viaggio nella Calabria bellissima
Lamezia-Milano è una delle canzoni di Brunori Sas più cantate da chi prende un aereo per andare a lavorare lontano dalla Calabria. È un’andata e un ritorno, proprio come fa Massimo che si divide tra Torino e Catanzaro. Ma senza malinconia.
Nel Terminal Arrivi e Partenze dell’aeroporto lametino, ad accogliere lui e i tanti che approdano in questa terra, c’è una grande installazione permanente. Un pattern 10 metri x 4, con più di 160 disegni creati da Massimo Sirelli.
Il titolo racconta tutto. “La mia Calabria è bellissima”, infatti, è una mappa artistica con le città e i paesini calabresi visti da Massimo, la sua visione della Calabria. I suoi sapori; i simboli veri della tradizione calabrese; la magia della sua cultura; la bellezza della sua arte che si deposita nel mare, sulle montagne, nelle colline, nella natura.
Tutto è da scoprire. Da colorare insieme, come fanno bambini e adulti con i pennarelli in mano mentre aspettano il volo. Intanto, fermi a terra, viaggiano con la fantasia. Una magia, vero?
“È il benvenuto in questa terra. La mappa cambia di volta in volta. Si arricchisce perché lo sguardo non si ferma. Ci hanno inculcato questo stereotipo negativo della Calabria, di quanto sia brutta, arida, senza speranza. Ce ne siamo convinti.
Ma quando mi dicono che non c’è niente, mi danno una grande opportunità per fare. In realtà c’è tanto, tantissimo. E adesso, dopo vent’anni passati in giro, ho capito che restare può essere utile; che tutto quel mio girovagare non è servito solo a me”.
Perché ho scelto questa bella storia di Calabria
Quest’estate Alessio, un mio amico, indossava una maglia bianca con tanti piccoli disegni. Una fantastica immersione nella Calabria, realizzata da Sirelli.
Avevo sentito parlare di lui, dai “Super Santos” ai Robot, dai cuori a quegli spruzzi di colore che ti allargano la mente. Ma quella maglia mi ha spronato ancor di più, come un post dell’artigiana Simona Canino. Era il momento. Così ho chiesto a Massimo un’intervista e mi ha dedicato del tempo prezioso.
Raccontare tutte le idee geniali di Sirelli, le sue opere, i festival a cui ha partecipato, le installazioni nel mondo, i murales sparsi per la Calabria e per l’Italia, i viaggi, i riconoscimenti e tanto, tanto altro non è facile. E, lo ammetto, neanche l’intento di questa bella storia che nasce in Calabria e ci porta nel mondo.
Di Massimo Sirelli, uomo e artista, mi ha colpito la sua forza. La sua voglia di fare. Quella scintilla di scoprire, di colorare, di portare il bello che c’è. Anche qui, in Calabria, dove fa rete con altri artisti si trasforma in tante mani che rivestono con colori vivaci il grigio di muri, di convinzioni che si possono cambiare. Ed è vita nuova!
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