Rocco Vitaliano: l’artigianato calabrese e la moda sostenibile
Una vita diversa neanche se la riesce a immaginare Rocco Vitaliano, artigiano di Girifalco. Tutto normale se non fosse che da poco ha compiuto 18 anni e che, da quando ha soffiato le sette candeline sulla sua torta di compleanno, già sapeva il valore del lavoro.
A niente sono serviti i consigli di lasciar perdere il ricamo e la tessitura, di impegnarsi in un lavoro e in una passione più maschili e, sicuramente, più redditizi. A quei suggerimenti, dettati anche dall’amore dei genitori e degli amici, lui con garbo ha risposto con i fatti e con il sostegno delle sue nonne.
È il più giovane artigiano calabrese, Rocco. Trascorre molte ore nel suo laboratorio per creare le sue collezioni che esporta anche all’estero e studia l’ultimo anno delle superiori. Ma come ha fatto a superare quegli steccati e a dimostrare di avere stoffa?
Vieni a scoprirlo con me!
Passione per la tessitura: quando il talento vince sui pregiudizi
“Sono cresciuto con i miei nonni. Nonna Giovanna, la mamma di mio padre, era sarta. Insieme alle sorelle erano parte integrante della filiera dei corredi matrimoniali. Per tenermi tranquillo mi dava ago, filo e pezzi di stoffa. Osservavo mia nonna materna Angela e mia madre quando sistemavano il letto con la coperta del corredo, con quelle trame frutto di tanta passione e precisione. Crescendo ho imparato a ricamare da solo”. Il tono di Rocco è allegro da essere contagioso.
Racconta che all’età di 7 anni, con il padre ha cominciato a fare dei lavori con la tecnica del découpage. Bomboniere, tegole, piatti in vetro: per le sue manine, tutto era avvincente e facile. Un “gioco” che gli ha aperto le porte delle combinazioni, dell’accostamento dei colori, di quanto sia bello e unico il fatto a mano.
“Con questa passione ho racimolato dei soldi, così a 15 anni ho comprato i miei primi due telai tradizionali. L’anno prima mi ero iscritto all’istituto tecnico di moda di Girifalco. Sapevo di voler portare avanti una tradizione che si stava perdendo, di volerci mettere le mani per non farla scomparire anche se qualcuno mi diceva di lasciar perdere. Volevo andare in profondità per innovare”.
Le alleate perfette: le nonne Giovanna e Angela
All’inizio i genitori di Rocco non erano tanto contenti di questo percorso. Credevano che lavorare i tessuti fosse un mestiere femminile. Il figlio, però, non gliene fa una colpa. Sapeva che li avrebbe convinti e che avrebbe avuto il loro sostegno. Così è stato. Le prime, però, a credere in lui e ad assecondare questo desiderio che pulsava forte da quand’era piccolo, sono state le nonne.
“La mia nonna materna Angela per cinque mesi mi ha accompagnato in macchina da una tessitrice bravissima di Chiaravalle. Partivamo, io imparavo alcune tecniche base in questo laboratorio tessile, e poi ritornavamo a casa. Cinquanta minuti all’andata e cinquanta al ritorno. Ancora adesso mi fa da autista. Sono viaggi incredibili”, racconta Rocco.
Nel 2019, ha trasformato il soffitto di casa della nonna nel suo primo laboratorio. Adesso, però, ne ha uno più grande, dove fanno bella mostra foulard, borse, scialli, sciarpe e accessori per la casa “hand-made” tutti in filati italiani. “Mamma e papà si sono ricreduti. Mi hanno sistemato il garage di casa, che adesso è diventato il mio lab, dove c’è anche il mio quinto telaio, regalato proprio da loro”, dice soddisfatto.
Filati naturali per accessori moda innovativi
C’è più di un filo che unisce la tradizione e l’innovazione nella lavorazione artigianale di Rocco. Tra queste anche la voglia di riprendere i vecchi filati naturali calabresi per farne tessuti sostenibili e identitari.
“Ho seguito un corso di gelsibachicoltura e ho avviato la mia produzione di seta. Uso molto nelle mie collezioni la seta e anche il lino, filato a mano. Su ordinazione, realizzo capi con le fibre di ginestra”.
È un vulcano di idee questo 18enne, che l’anno scorso è stato designato dall’Unicram Calabria maestro d’arte. Un riconoscimento ricevuto sia per il suo talento che per la sua età che lo porta a essere l’artigiano calabrese più giovane.
Intanto, fra qualche settimana inizierà l’ultimo anno delle superiori e i suoi amici, dapprima reticenti, da qualche anno lo accompagnano. Anzi, gli fanno anche da modelli per le sue collezioni. Così come le sue amiche.
“La mattina vado a scuola. Poi resto nel mio laboratorio fino alla sera. Dopo cena inizio a studiare. Voglio registrare il mio brand e continuare a unire la storia di questi territori, la loro cultura per il tessuto con l’innovazione e la sostenibilità. Spero che la mia passione per la tradizione faccia breccia tra i miei coetanei. Adesso ho fatto cambiare idea a tutti e nel mio paese ogni persona mi sostiene”.
La collaborazione con l’illustratrice Ana Rosa Louis
Ho conosciuto questa bella storia di Calabria anche grazie a un messaggio di Ana Rosa Louis, una giovane illustratrice inglese che, dopo tanto girovagare per il mondo, ha scelto per ora di mettere radici qui.
“Cercavo una mano nel mio lab e le ho chiesto se voleva imparare. Non ha esitato. Così da un anno lavoriamo insieme”, racconta Rocco. Insieme a tutta la famiglia, a oleare questa macchina verso nuovi e avvincenti traguardi, c’è anche Ana Rosa. Provano, creano, sperimentano.
Entrambi guardano avanti per soddisfare la clientela che ha riscoperto il valore del fatto a mano, ma soprattutto per dimostrare a se stessi che quella passione non la ferma nessuno. Perché la alimentano tutti i giorni, convinti che le idee, il talento e tutte le espressioni d’arte non possono restare confinate, ma vanno sfoggiate in tutta la loro bellezza e unicità.
Complimenti a Rocco per la sua tenacia, è una storia bellissima e tu Ale sei sempre capace di regalarci la magia di queste storie meravigliose che ci fanno sentire sempre più fieri di essere calabresi.
Fa-vo-lo-so. Punto.
Complimenti avrei piacere di contattarla per poter acquistare grazie
Cara Alessandra,
innanzitutto grazie a te per il costante e sincero supporto a questo blog.
Poi grazie per le belle parole.
Ti abbraccio forte forte,
Ale
grazie mille Raffo.
Mi sono divertita a sentire il suo racconto, a scriverlo e a udire l’entusiasmo di ieri per tutti i complimenti che stanno arrivando a Rocco.
Abbracci,
Ale
Salve,
innanzitutto benvenuta su ottenove.
Io racconto le storie. Per contattare Rocco, puoi andare sulla sua pagina fb “Vitaliano artigianato”.
Abbracci,
Alessia