Wanda Simone: oro e argento per gioielli “lunari”
Quante volte la vita prende strane impennate, incroci e poi percorre delle vie che avevi considerato impossibili? E quante altre, su quella stradina che ti porta lontano dalle tue convinzioni, scopri che il bello è nel viaggio, in quel senso di sorpresa che provi nel guardare ciò che desta in te meraviglia e stupore?
È la magnifica scoperta di Wanda Simone, orafa di Reggio Calabria: aveva pensato tutt’altro nella vita, ma poi quando ha iniziato ad apprendere le tecniche dell’oreficeria, tutto si è modellato diversamente.
Così, quelle pietre luminose, che usa per realizzare i suoi gioielli in oro e argento esportati in Italia e in Europa, sembrano stelle che ti inebriano, luci che costeggiano la vita di questa artigiana che non ha mai mollato, anche quando gli ostacoli le mostravano l’enorme distanza con la terra.
Anzi. Lei che alla Luna si rivolge per parlare di una delle sue tecniche, da 32 anni accelera il passo, spinta dalla voglia di regalare bellezza.
Vieni con me!
Gioielli che passione: come Wanda Simone è diventata orafa
“È stata una coincidenza. Volevo fare la psicologa. Ma non mi era possibile all’epoca andare a studiare fuori dalla Calabria, così mi sono detta che non volevo stare senza far nulla. Ho cominciato a cercare lavoro. Seppi dell’annuncio in un laboratorio orafo a Reggio Calabria, in cerca di apprendista. Ho pensato di provarci: è stato amore a prima vista”, racconta Wanda.
Il suo entusiasmo, anche se siamo al telefono, arriva tutto. È nel suo laboratorio e show-room, in cui le gabbie che di solito si usano per gli uccelli ospitano piante verdi; le vetrine con anelli, bracciali e collane hand-made irradiano una luce particolare, come la sua voce.
Dopo il colloquio, viene presa come apprendista. “Mi hanno messo accanto a un orafo gioielliere. Ho assorbito tutto quel che potevo. Ogni cosa era un tassello in più per questo mestiere che mi ha stregata. Quando è andato via, ho continuato a sperimentare, a capire come realizzare al meglio i gioielli, effettuare le riparazioni, lavorare con i metalli.
In questo mestiere, senza passione non si va avanti. Devi metterci le mani. Imparare sul campo. Sentire, vedere, capire fino a dove puoi arrivare”.
E questa artigiana calabrese – ti assicuro – è andata lontana, senza mai perdere di vista il suo centro.
La bottega degli orafi: il meraviglioso mondo di Wanda
Cosa succede quando, dopo aver lavorato per più di 20 anni in un’azienda, ti trovi sulla soglia dei 50 anni senza un lavoro? Il licenziamento non è stata la classica doccia gelata per Wanda: i sentori di una crisi c’erano tutti. Certo, però, quando è arrivato, tutto ha preso una colorazione diversa.
“A 48 anni mi sono ritrovata senza una prospettiva e con dei figli piccoli. Sono passati alcuni anni. Poi la spinta a prendere il coraggio a quattro mani, a non fermarmi. Così nel 2016 è nata la bottega degli orafi. Ho investito su me stessa. Non senza peripezie, ma che senso avrebbe una vita piatta?”, mi chiede mentre sorride.
“I primi anni, si sa, servono per ingranare bene. Ci sono stati giorni buoni e altri meno belli. Non ho mai pensato però di mollare. Poi la Pandemia. Una sera, per caso, mi sono iscritta al gruppo fb “Io compro calabrese” di Maria Rumi. Ho iniziato a pubblicare con costanza i miei gioielli fatti a mano.
Pian piano sono arrivate le prime richieste e, insieme al passaparola, tutto ha preso la via che mi auguravo per questo nuovo cammino”.
Oro, argento e la superficie lunare dei gioielli di Wanda
Ogni mattina, Wanda alza la saracinesca della sua bottega sulla strada – è vicino la rotatoria di via Calabria – che porta all’aeroporto: ha tutte le attrezzature che servono per la produzione artigianale di oggetti d’oreficeria, riproduzione e riparazione.
La superficie dei suoi gioielli sembra lunare, sì “come se fosse materia grezza. La ottengo con le alte temperature che, con il cannello, passo sulla lamina fino a farla raggrinzire. Quando il metallo arriva al punto di fusione che desidero, adoperando delle tecniche, lo raffreddo di colpo”, spiega Wanda.
Ogni passaggio è artigianale. Ogni gioiello è un pezzo unico.
“Disegno a mano. Uso però solo argento e oro. Faccio anche delle fasce metalliche in argento su cui saldo sopra elementi in oro come stelle marine e cavallucci. E viceversa. Uso pietre dure, come ad esempio l’agata e il diaspro, e semipreziose. Ogni produzione ha i suoi tempi, così come il confronto con il committente che viene aggiornato in tutte le fasi produttive”.
Lo splendore di questa donna e artigiana è nel suo carisma, nella capacità di disegnare giornate diverse ma sempre preziose. In cui anche una semplice pietra brilla, perché si sente parte dell’armonia, del tutto.
Alla fine di questo viaggio con Wanda Simone
Quando intervisto i protagonisti di questo blog non so mai dove mi porteranno. Ognuno si apre a modo suo, raccontando quell’universo di avventure, di giravolte, di dietrofront e di sacrifici compiuti per non mollare. Quel che mi piace raccontare sono soprattutto le emozioni che trasmettono.
Non conoscevo la storia personale di Wanda: così ho scoperto che dietro i suoi “preziosi” c’è una donna che a 50 anni si è trovata con una vita capovolta. Come è in parte successo a Cesare Marino.
Si è rimboccata le maniche: ha trovato un locale per la sua bottega degli orafi, comprato tutte le attrezzature, ha investito su se stessa. Quando arriva nel suo laboratorio, si immerge in quell’atmosfera con lo stesso amore per creare gioielli e accogliere le persone che vanno da lei per commissionare dei lavori.
E io, che l’ho intervistata in un giorno in cui vacillavo, ho sentito tutto il suo carisma, la voglia di continuare a sperimentare, a modellare i metalli ispirandosi anche alla Calabria. Soprattutto ai suoi fondali, con ricci, conchiglie, cavallucci marini e coralli, che fanno tuffare in un mondo meraviglioso.
La sua cifra stilistica si spinge a trarre anche il bello di questa terra e farlo indossare, con orgoglio, agli altri.
Che storia meravigliosa quella di Wanda. Io la seguo ormai da un anno sul gruppo Io compro calabrese di Maria Rumi che ringrazio continuamente per ciò che fa e per averci fatto incontrare Ale.
Quanto al talento e alla forza di Wanda mi ci ritrovo pienamente e le faccio i miei più grandi complimenti ❤
Grazie a te Ale per farci sognare con i tuoi splendidi articoli
Grazie mille cara Alessandra.
Sì il talento e la forza delle donne 😉
Abbracci